Ore 3:36. Una triste coincidenza che ricorda l’orario nefasto del terremoto de L’Aquila del 2009.
Riaccade oggi, la notte tra il 23 e il 24 agosto.
Una prima scossa di magnitudo 6 tra Amatrice e Accumoli. A dire il vero la prima così intensa, preceduta nei giorni precedenti da altre non percepibili e non percepite.
E non l’ultima. “Alle ore 7.00 sono state registrate numerose repliche e sono 39 gli eventi sismici localizzati di magnitudo pari o maggiore di 3.0. I più forti sono avvenuti nella zona di Norcia (PG) con magnitudo 5.1 e 5.4, alle 04:32 e alle 04:33, rispettivamente. In tabella la lista degli eventi sismici localizzati dopo il terremoto delle ore 03:36 italiane”.
Questo il resoconto dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia)
Le vittime e le emozioni in questi casi sono tanti.
Sono coloro che sono rimasti sotto le macerie.
E quelli che, estratti vivi, hanno guardato negli occhi chi vicino a loro non ce l’ha fatta.
E quelli che al di là delle macerie pregano sperando di sentire le voci dei loro cari.
E quelli che hanno “solo” sentito tremare il letto.
Sentire la terra tremare sotto i proprio piedi.
Non sapere cosa accede, dove accade, perché accade genera un fiume di emozioni.
A raffica il disorientamento, l’angoscia, la sensazione di perdita di controlloe di impotenza.
E la paura per quello che si prova. Sarà normale? Sono strano? In fondo a me non è successo nulla.
E la disperazione. Per sé e per i propri cari. Quando invece polvere e calcinacci sono sulla propria pelle.
E la rabbia. La rabbia infinita.
No. Non per il terremoto.
Lui cosa c’entra? La terra è viva. E’ la sua natura. E d’altra parte era questa ben prima, e tanto prima, che l’uomo la invadesse.
L’unico colpevole è l’uomo.
E’ contro di lui che si muove la rabbia.
Perché questa, come altre tragedie, potevano essere evitate.
Mario Tozzi, geologo, in un’intervista alla radio RTL102.5 stamattina ha dato scientificità al pensiero di tanti.
Nono esistono catastrofi. O almeno non lo sono queste. La catastrofe non è data dal terremoto.
E’ un fenomeno naturale. E di questa magnitudo altrove non farebbe altro che farci togliere la polvere dalle spalle.
Nè il problema è che tali centri sono centri storici per lo più fatti di abitazioni antiche.
L’unico colpevole della catastrofe è l’uomo. Incapace di gestire fenomeni naturali.
L’uomo ha le memoria corta e dimentica le tragedie del passato, anche quello più recente.
E l’uomo cerca di guadagnarci, piuttosto che occuparsi di costruire abitazioni adeguate al territorio
e adeguare le più antiche in tal senso.
Su tutto il territorio nazionale sono disponibili diversi servizi di ascolto gratuiti per chiunque abbia voglia di usufruirne.
Di seguito la lista che aggiorneremo progressivamente con i contatti ai quali è possibile rivolgersi.
Abbiamo creato questa pagina appositamente per veicolare le offerte/richieste di supporto emotivo oltre che gli aggiornamenti sui soccorsi.
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Pubblicato il 26/08/2016 alle ore 15:13
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