Con l’arrivo del nuovo anno tutti si propongono delle buone intenzioni da realizzare. Per molti, infatti, il cambio d’anno viene vissuto come un momento di svolta: si chiude un capitolo della vita per cominciarne uno nuovo, più bello e produttivo.
Secondo l’associazione inglese Mind, i buoni propositi possono avere degli effetti negativi sulla salute, se non ci si pongono degli obiettivi chiari e realizzabili. Molti propositi, infatti, sono troppo ampi o troppo difficili da mantenere. E’ facile, in questi casi, fallire o procrastinare, favorendo così la percezione di non essere stati all’altezza del compito, con una ricaduta negativa sull’autostima.
Mind è un’associazione che si propone di promuovere la salute mentale. Il suo presidente, Paul Farmer, sottolinea: "A volte i buoni propositi per il nuovo anno si focalizzano su problemi o insicurezze come l'essere sovrappeso, l'insoddisfazione sul lavoro o il senso di colpa per non aver dedicato abbastanza tempo agli amici o alla famiglia. Ci castighiamo per quelli che percepiamo come fallimenti e ci poniamo obiettivi irraggiungibili, quindi non c'è da sorprendersi se, quando non riusciamo a mantenere un proposito, finiamo per sentirci peggio".
Non tutti i buoni propositi sono deleteri per la salute. Il segreto sta nel saper scegliere le proprie battaglie, nel valutare le proprie risorse e nel determinare i propri tempi. Lavorare per piccoli obiettivi è una delle modalità di cambiamento più consigliate dagli psicologi. Porsi obiettivi definiti, stabilendone tempi e modi, per poi essere in grado di modificare nel tempo il proprio percorso, è senz’altro un sistema efficace per smettere di rinviare i propri buoni propositi.
Pubblicato il 16/01/2009 alle ore 07:00
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