E' morto ieri, 1 novembre 2012, Giuseppe Donadio, psichiatra e psicoterapeuta, pioniere della Gestalt in Italia e fondatore della Gestalt Analitica. I funerali si terranno domani, 3 novembre, alle 11.00 presso la Chiesa di Santa Marcella, sita in Piazza Nicoloso da Recco n. 12, nel quartiere Ostiense.
I fondatori dell'ASPIC, Edoardo Giusti e Claudia Montanari, i colleghi e gli allievi della Scuola di Specializzazione quadriennale in Psicologia Clinica di Comunità e Psicoterapia Umanistica Integrata ASPIC che hanno avuto il piacere di incontrarlo e di apprezzare le sue abilità come formatore e come terapeuta nonchè la sua eclettica umanità, lo ricordano e salutano con affetto.
"... così, attraverso fasi ed elaborazioni successive è nata la Gestalt Analitica: non solo strumento terapeutico, ma anche modello di continuo confronto con se stessi; strumento suscettibile ancora di cambiare, come tutto ciò che vive, attraverso un continuo seppur sofferto mettere sempre in discussione ciò che si è acquisito.
Questa è stata la mia Gestalt, questa è la mia vita."
Giuseppe Donadio da 'La Gestalt Analitica: una via per l'individuazione'
Dall’esperienza analitica classica (1958-1961) iniziata con Ernst Bernhard (allievo di Jung) e proseguita con Dora Bernhard (1961-1964) e Silvia Montefoschi e dall’incontro con la gestalt portata in Italia da Berry Simmons ed Erving Polster, trova la sua fusione lavorativa nella Gestalt Analitica.
La fusione tra i due indirizzi classico e gestaltico nasce dal rilievo fatto sul campo dell’esperienza clinica del professore. All’analisi classica muove il rimprovero dei tempi lunghi e della complicità che spesso lega il paziente al terapeuta frenandone l’evoluzione. Riconosce però il valore fondamentale del sogno e dell’inconscio che attraverso questi si manifesta. Alla Gestalt il ruolo del “cambiamento del copione” e di mettere rapidamente il paziente di fronte a volerlo cambiare o no. Il difetto di non prendere in considerazione fino in fondo le problematiche che hanno generato i conflitti e la poca o nulla importanza che dà ai sogni.
Da qui la spinta alla realizzazione della fusione nella Gestalt Analitica.
E’ stato uno dei primi allievi di Ernst Bernhard (formatosi con Jung) e con lui fondatore della Società Italiana di Psicologia Analitica (AIPA) nel 1964.
Prima assistente e poi aiuto presso l’ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà di Roma, costituisce gruppi terapeutici per gli alcolisti ricoverati. Nel 1973 viene incaricato di organizzare e coordinare presso il Centro di Igiene Mentale tutta l’attività psicoterapeutica.
Dà vita a gruppi di terapia anche con psicotici utilizzando altresì il metodo gestaltico da lui conosciuto attraverso l’incontro con Barry Simmons ed Erving Polster.
Divenuto primario, organizza presso il Centro d’Igiene Mentale RM12 di Roma (Eur) un servizio di psicoterapia che coinvolge più operatori e nel contempo organizza e dirige la scuola di psicoterapia con Traetta per l’indirizzo Gestaltico Bioenergetico.
La lunga esperienza junghiana e la più giovane esperienza gestaltica trovano la fusione nella Gestalt Analitica di cui diventa il socio fondatore e presidente (AIGA). Sull’argomento scrive un libro “La Gestalt Analitica” insieme a Stefano Carta.
Andato in pensione nel 1986 prosegue la sua attività di docente e di terapeuta nell’ambito privato.
È docente ASPIC e membro dell'International Association of Analytical Psychology.
[Curriculum di Giuseppe Donadio]
Pubblicato il 02/11/2012 alle ore 08:58
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