È online la recensione di un articolo internazionale dal titolo “Comparing Counseling and Clinical Psychology Practitioners”. Gli autori, Ogunfowora e Drapeau (2008), presentano una ricerca in cui sono state comparate le preferenze nell'orientamento teorico tra professionisti di psicologia clinica e di counselling psicologico.
Alcune ricerche hanno evidenziato delle differenze tra le due discipline. Di particolare interesse, per i due autori, sono le differenze nella scelta dell'orientamento teorico. L'orientamento dei clinici, infatti, influenza la comprensione della natura del comportamento umano e del cambiamento, gli obiettivi dei trattamenti e le tecniche terapeutiche (Poznanski e McLennan, 1995).
Gli psicologi orientati al counselling risultavano frequentemente legati all'approccio centrato sulla persona, mentre gli psicologi clinici preferivano gli approcci comportamentali o psicodinamici (Norcross et al., 1989; Watkins et al., 1986; Zook e Walton, 1989).
Inoltre Ogunfowora e Drapeau prendono in considerazione altri due fattori: la crescente domanda di terapie fondate su prove di efficacia nel Nord America ed il multiculturalismo delle nazioni occidentali. Questi due fattori possono influenzare lo sviluppo degli approcci che sanno rispondere a queste esigenze e sfavorire la crescita di approcci che non vi rispondono.
I risultati della ricerca di Ogunfowora e Drapeau hanno messo in luce alcune differenze.
Gli psicologi clinici utilizzano l'approccio cognitivo-comportamentale più frequentemente degli psicologi orientati al counselling. Dal canto loro, gli psicologi orientati al counselling usano più frequentemente dei clinici gli approcci femministi e multiculturali.
Una possibile spiegazione per questi dati, secondo gli autori, è data dai diversi interessi delle due categorie di professionisti. Infatti gli psicologi clinici sono tradizionalmente più interessati alla patologia e alla patogenesi, mentre quelli orientati al counselling prediligono un approccio focalizzato sulla promozione del benessere e sulla salutogenesi. Le terapie cognitivo-comportali prevedono tecniche specifiche per determinate patologie e questo, probabilmente, si sposa meglio con l'interesse degli psicologi clinici per le condizione patologiche. Il counselling psicologico, invece, si occupa volentieri del disagio esistenziale.
Leggi la recensione per saperne di più.
Pubblicato il 10/12/2009 alle ore 07:00
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