E' stata pubblicato l'ultimo numero della rivista "Integrazione nelle Psicoterapie".
Questo numero, dedicato ai Cittadini di Genova dal Nucleo NSPS Aspic Emergenza, è stato progettato e realizzato con il contributo dei soci AspicARSA e Aspic Psicologia.
Direttore Responsabile: Claudia Montanari
Direzione Scientifica: Edoardo Giusti, Claudia Montanari
Coordinamento Editoriale: Florinda Barbuto.
Ed. scientifiche ASPIC - ISSN 2532-4802
Redazione e Amministrazione: [email protected] - Tel 065413153
Si ringraziano tutti i colleghi che, attraverso i loro contributi, hanno condiviso la loro esperienza nei diversi ambiti applicativi della Psicologia.
Editoriale. A cura di Claudia Montanari - co-fondatore di ASPIC
Cari lettori e care lettrici, come ogni anno è con piacere che presento il risultato del lavoro, accurato e generoso di quanti, collaboratori, ex-allievi, specializzandi, docenti, supervisori, contribuiscono, attraverso la condivisione di esperienze cliniche e di ricerca, ad ampliare gli ambiti di applicazione e l’apparato teorico del Modello Pluralistico Integrato.
La ricchezza rappresentata dal Gruppo ASPIC è costituita da questa moltitudine di professionisti che mettono a frutto, nelle loro esperienze e progettti lavorativi, un modello che si costruisce anche grazie a queste stesse esperienze.
Lo scorso anno abbiamo festeggiato i trent’anni della fondazione, ad opera di Edoardo Giusti e mia, dell’Associazione per lo Sviluppo Psicologico dell’Individuo e della Comunità.
I risultati raggiunti in questi trenta anni sono stati possibili proprio grazie al nostro approccio, che è orientato a favorire la crescita e la creatività, così come insegnamo nella Scuola di Specializzazione Quadriennale in Psicoterapia e Psicologia di Comunità che ogni cliente è unico e necessita di un piano di trattamento “su misura”, allo stesso modo nella formazione stimoliamo i nostri allievi (in Counseling, in Mediazione Familiare, in Coaching) a costruire il proprio percorso mettendo a frutto le esperienze di vita e di studio pregresse, per immaginare il proprio modo unico di essere un professionista della relazione d’aiuto, integrando il passato
con il presente per disegnare il futuro.
Questo mi permette di introdurre il primo articolo, a cura di Florinda Barbuto, nostra preziosa collaboratrice, che ci invita a immaginare come sia possibile proiettarci in avanti grazie alla costruzione di ponti; dunque al bando i muri – tanto di moda di questi tempi – e impegniamoci nell’aprire canali di comunicazione, che permettono a noi come professionisti di ampliare la nostra rete professionale, e alle comunità in cui viviamo di saper crescere grazie alle nuove sfide che il futuro ci pone.
La collega Enrichetta Spalletta esplora un altro ambito molto importante in ASPIC, la dimensione gruppale, in particolare applicata nei contesti adolescenziali. Il gruppo è il luogo che ci permette di muovere i primi passi come esseri umani, ed è anche il contesto in cui continueremo a trovarci per tutto il resto della vita.
Altra dimensione connaturata all’essere umano è quella della narrazione, della capacità di creare storie e significati a partire dagli eventi, l’intervento di Roberto Giostra ci descrive un laboratorio gestaltico finalizzato ad intessere “Trame di sè”.
Procedendo nella lettura, è possibile rendersi conto che il filo rosso che collega i vari interventi è quello tratteggiato nel primo articolo, ovvero in che modo il Counseling Psicologico può rappresentare un ponte tra la formazione universitaria e l’ambito professionale, questo intreccio ha dato vita alle esperienze di incontri con famiglie, bambini e adolescenti, riportate dalle colleghe, Amalia Dodaro, Vincenza Fera e Francesca Ravatti.
Il contributo di Marisa Callegari pone, invece, l’attenzione sull’importanza dell’immaginario nelle situazioni di Counseling Psicologico e di Psicoterapia, alla luce delle nuove indicazioni sul funzionamento della mente apportate dalle neuroscienze.
Fabio Calvo e Marta Di Grado ci mostrano possibili applicazioni dell’approccio pluralistico integrato in un ambito specifico, quello del trattamento degli stati ansiosi e fobici, riferendosi a quanto presente in letteratura, ed esplorandone l’applicabilità clinica.
Franscesca Esposito e Antonella Giallonardo, ci riportano nell’ambito della quotidianetà, usciamo nuovamente dallo studio e dalla clinica per incontrare gli adolescenti in ambito scolastico, e vediamo come la figura dello Psicologo intesa in un’ottica integrata ci permette di costruire ponti tra i vari attori presenti, genitori, alunni, docenti.
Rimaniamo sul campo, con Nino Ginnetti che ci richiama i concetti su cui si fonda la professione dello Psicologo - abilitazione, riabilitazione e sostegno - competenze indispensabili per accompagare i migranti forzati nel percorso di integrazione.
Elisabetta Gallotta e Roberta Manca affrontano un argomento d’attualità, il ruolo della psicologia e degli psicologi nella tematica dell’infertilità e della procreazione assistita, alla luce della legge 40/2004, descrivendo in dettaglio il fenomeno dell’infertilità, definizioni, cause e conseguenze della diagnosi.
Marusca Arcangeletti, ci parla di un argomento più “classico”, ovvero il trauma, adottando una prospettiva che guarda all’esperienza potenzialmente traumatica come ad un evento su cui è possibile intervenire considerando i tre livelli del supporto per la prevenzione e gestione del trauma: prevenzione, emergenza, post-emergenza.
L’articolo che segue, a cura di Debora Boccia e Giorgia Scarpitti, riguarda la formazione degli psicologi, partendo dalla progettazione dell’intervento formativo, per arrivare ad un report delle attività da loro realizzate in questo ambito, grazie al supporto fornito da Aspic Psicologia; l’ottica è quella della formazione continua per quanti abbiano già terminato il percorso di studi, e di approfondimento per gli studenti desiderosi di arricchire la loro preparazione.
Antonella Boccone e Angela Santoro propongono l’utilizzazione dell’approccio integrato per la diagnosi e il trattamento dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
Un ulteriore esempio di come il modello ASPIC può portare a forme di intervento integrate, lo forniscono Valentina Barbetta e Pamela Cirilli, che descrivono le peculiarità della Danza Movimento Terapia e il suo possibile utilizzo nel trattamento della depressione, senza escludere, anzi integrando gli interventi psicoterapeutici e farmacologici.
Vincenza Fera condivide con noi uno dei “segreti” dei professionisti della salute mentale, anche chi per lavoro si cura degli altri, ha bisogno di curare se stesso; nel suo articolo descrive da una prospettiva soggettiva, la sua, gli attacchi di panico e ci racconta come, grazie a un percorso di psicoterapia, abbia potuto affrontati e superarli, e di come questo sia un arricchimento per la sua professionalità, trasformando un limite in un punto di forza.
Il numero si conclude con l’esposizione da parte di Serena Di Censi dell’opportunità offerta a tutti coloro che si apprestano ad affrontare l’Esame di Stato per la professione di Psicologo: un corso gratuito che accompagna i candidati nella preparazione attraverso indicazioni pratiche
Per concludere, non mi resta che augurarvi buona lettura.
Pubblicato il 01/03/2019 alle ore 09:42
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