L’autismo, o “disturbo dello spettro autistico“, è un disturbo del neuro-sviluppo che coinvolge principalmente linguaggio e comunicazione, interazione sociale, interessi ristretti, stereotipati e comportamenti ripetitivi.
Con il termine siblings facciamo riferimento a fratelli e sorelle di bambini con disabilità: fratelli che crescono accanto a loro, come testimoni silenziosi, di quello che accade intorno, e vivendo insieme ogni tappa, ogni momento, ogni successo del fratello. Ad oggi la ricerca scientifica riconosce l’importanza del ruolo del fratello nel trattamento del disturbo dello spettro autistico, e riconosce l’importanza di guardare ai siblings, riconoscendo, almeno in alcuni casi, l’importanza di prevenire eventuali difficoltà comportamentali, relazionali ed emotive che possono presentarsi nel corso degli anni.
L’adolescenza è un periodo di passaggio durante il quale i ragazzi e le ragazze sentono la necessità di affermare la propria personalità e distaccarsi dal nucleo familiare, tendendo a sentirsi adulti pur non desiderando di essere tali. È un periodo caratterizzato, in una manciata di anni, da tanti cambiamenti in poco tempo, che si susseguono e si sovrappongono, su più fronti:
Se nella prima infanzia e nell’età scolare i bambini sono naturalmente portati a offrire aiuto e protezione ai loro fratelli vulnerabili, e in questa fascia d’età spesso non si rendono conto delle difficoltà del fratello, nell’adolescenza per i siblings si pone un’ulteriore sfida. Oltre a fare i conti con le difficoltà e i cambiamenti tipici dell’età, la voglia di ribellione, il naturale desiderio di distaccarsi dal nucleo familiare, si aggiunge per loro il bisogno di conoscere il significato e le implicazioni per la propria vita della diagnosi del fratello.
Un adolescente siblings deve spesso fare i conti con emozioni forti, quali vissuti talvolta negativi per alcuni sentimenti provati nei confronti del fratello, il desiderio di sottrarsi dagli impegni familiari di accudimento, la voglia di aggregazione con i pari, la paura di perdere l’attenzione dei genitori, la rabbia spesso seguita dal senso di colpa, la preoccupazione per il futuro. Se i pari scherniscono il ragazzo oppure non mostrano di comprendere le sue difficoltà, il sibling può sperimentare un sentimento di isolamento, vergogna, ed estraneità dal gruppo dei pari. Al contrario, gli adolescenti siblings che hanno un tessuto sociale positivo possono invece affrontare le difficoltà del fratellocon serenità e ottimismo.
Il gruppo è rivolto a, ed è composto da, ragazzi e ragazze adolescenti siblings, che hanno un fratello o una sorella autistico.
I partecipanti si ritrovano in presenza in zona Piazza Bologna una volta al mese, il sabato, dalle 17.30 alle 19.30. Gli incontri sono condotti da due Psicologi. Scopo principale degli incontri di gruppo è fornire un ambiente protetto per favorire l’espressione di sentimenti, emozioni ed esperienze ed il raggiungimento della consapevolezza di come si sta con se stessi ed in relazione con gli altri.
Ci sono delle regole da rispettare, che saranno indicate in sede di primo colloquio e/o di incontro di gruppo.
L’autismo è difficile, e la preoccupazione è non solo per il figlio con la disabilità, ma anche per il fratello o la sorella. Durante l’adolescenza sembra così difficile trasmettere loro tutto l’amore e tutto l’impegno paritario che mettete per entrambi da chiedersi quale è la strada da percorrere.
Il gruppo permette a vostro figlio di relazionarsi e comunicare più efficacemente ed apertamente con voi e con i suoi amici. Diminuisce le vostre preoccupazioni per i vissuti emotivi di vostro figlio, contrastando le sensazioni di isolamento del nucleo familiare e abbassando gli stati di ansia, confusione ed emozioni come il senso di colpa e di vergogna che la diagnosi di autismo può talvolta portare con sé. Il gruppo permette a voi genitori di trovare un equilibrio buono nella relazione e nella comunicazione con lui, favorendo nuovi equilibri anche nella comunicazione familiare.
Il gruppo si tiene una volta al mese, in presenza seguendo tutte le normative per il contenimento della diffusione del covid-19, a Roma in zona Piazza Bologna, di sabato dalle 17.30 alle 19.30
È possibile accedere al gruppo dopo un primo colloquio conoscitivo individuale gratuito con i genitori.
Dott.ssa Francesca Esposito - tel. 333 8741807 – [email protected]
Dott. Ilario Pisanu - tel 347 7805867 – [email protected]
Con il patrocinio di Aspic Psicologia
Ilario Pisanu, Psicologo, Counselor, Mental Coach. Celiaco ed intollerante al lattosio. Si occupa di adolescenti, parent training e di coppie. Conduce gruppi tematici composti da persone che hanno importanti vissuti che hanno bisogno di accoglienza e sostegno: omosessuali, siblings e dipendenti affettivi. Accompagna le persone in percorsi di cambiamento del proprio peso corporeo in collaborazione con un biologo nutrizionista e psicoimmunologo. Socio di Aspic Psicologia e operatore del Centro d’Ascolto di Aspic Psicologia.
Francesca Esposito, Psicologa, Terapista Tma. Si occupa di adolescenza parent training, coppie, disturbi specifici dell’apprendimento e autismo. Da 10 anni è nell’ambito della riabilitazione dei disturbi dello spettro autistico. Si occupa di interventi per il sostegno e l’incremento dell’autostima di ragazzi che hanno ricevuto una diagnosi, personale o familiare, che ha avuto un forte impatto sulla loro vita. Conduce gruppi di evoluzione e crescita per adolescenti, di evoluzione per l’autostima e per l’intervento sul burnout. Socio di Aspic Psicologia e operatore del Centro d’Ascolto di Aspic Psicologia.
N.B. Si ricorda che i gruppi sono gestiti autonomamente dai professionisti e non rientrano tra le attività associative offerte dall'Associazione.
Pubblicato il 19/01/2021 alle ore 14:42
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